David Mankin | Sightlines
24 agosto – 21 settembre 2019

David Mankin
Oltre il prato di marmo
acrilico e tecnica mista su carta
23 x 31 cm

David Mankin
Lungo le scogliere nuvolose
acrilico e tecnica mista su tela
60 x 60 cm

David Mankin
Penwith occidentale
acrilico e tecnica mista su tela
95 x 120 cm

David Mankin
Tra dune inaridite e onde salivose
acrilico e tecnica mista su tela
60 x 60 cm

David Mankin
Il mare della sera nuota dentro
acrilico e tecnica mista su tela
76 x 76 cm

David Mankin
Fuori dall’aria di hurling
acrilico e tecnica mista su tela
102 x 102 cm

David Mankin
Il cielo si allarga
acrilico e tecnica mista su tela
102 x 102 cm

David Mankin
Nelle strade del mare della brughiera
acrilico e tecnica mista su tela
60 x 60 cm

David Mankin
Andare nel ruggito del mare
acrilico e tecnica mista su tela
80 x 80 cm

David Mankin
Lontano, debolmente cullato
acrilico e tecnica mista su pannello di legno
50 x 50 cm

David Mankin
Sotto le alte scogliere
tecnica mista su carta
21 x 21 cm

David Mankin
Trasformato dal vento
acrilico e tecnica mista su tela
40 x 40 cm

David Mankin
Su per i pendii di granito giù per le insenature
acrilico su pannello di legno cullato
20 x 20 cm

David Mankin
Schiaffeggiare le scogliere assolate
acrilico su pannello di legno cullato
20 x 20 cm

David Mankin
Galeotto fu il filo di Petrel
acrilico su pannello di legno cullato
20 x 20 cm

David Mankin
Sopra il mare che balla
acrilico e tecnica mista su carta
23 x 24 cm

David Mankin
Out of the Hurling Air (studio)
tecnica mista su carta
21 x 21 cm

David Mankin
Via sulle ali della rondine
tecnica mista su carta
21 x 21 cm

David Mankin
La fiamma dell’inverno
acrilico e tecnica mista su carta
29 x 31 cm

David Mankin
La brezza soffiava, la schiuma bianca volava
acrilico e tecnica mista su carta
21 x 21 cm

David Mankin
In riva al mare che risuona
acrilico su pannello cullato
20 x 20 cm

David Mankin
Call of the wild (studio)
acrilico e tecnica mista su carta
32 x 42 cm
David Mankin | Sightlines | 24 agosto – 21 settembre 2019
Una nuova collezione di 60 dipinti e opere su carta di uno dei più interessanti pittori espressionisti astratti emergenti della Cornovaglia.
Dopo la mostra personale di David, che ha registrato quasi il tutto esaurito alla Cornwall Contemporary nel 2018, ha ricevuto commissioni, tra cui una campagna nazionale di grande prestigio da parte dell’English Heritage per la realizzazione di un dipinto per il loro manuale per i membri 2019/20, ora disponibile in oltre 400 siti storici come Stonehenge. L’English Heritage ha realizzato un documentario su David, che verrà proiettato durante la mostra.
La mostra è accompagnata da uno speciale catalogo di 28 pagine completamente illustrato, che presenta i dipinti in mostra e informazioni sull’artista.
Il prezzo è di 10 sterline nella galleria o di 12,50 sterline con spese di spedizione (contattateci per sapere il prezzo all’estero).
Ricordare con la pittura
Un pittore è una specie di pescatore di spiagge’ Peter Lanyon
Il lavoro di David Mankin riguarda la pulsazione del paesaggio. Non c’è alcun tentativo di imitare un bel “panorama”, ma si esplora l’impermanenza elementare della topografia unica della Cornovaglia. Il lavoro di Mankin va oltre la sua ovvia bellezza e si addentra nelle minuzie delle pozze di roccia sulla battigia, della tempesta in arrivo, della sferzata di un’onda, della formazione dei licheni sul granito. L’emozione, il dramma e l’amore personale per il paesaggio che circonda la sua casa e il suo studio in Cornovaglia sono presenti e ci collegano al suo senso del luogo, ma l’opera non è mai lasciata al sentimentalismo. Esprime la natura fugace degli elementi; circonda le concomitanze naturali o gli “accadimenti” che l’artista stesso ha trovato come un esperto pescatore di spiagge.
In questo nuovo lavoro, Mankin esplora il modo in cui i nostri sensi sovrapposti rispondono alla presenza nel paesaggio. Per l’artista, il paesaggio è qualcosa da sentire fino in fondo, da esplorare corporalmente, da vedere con il tatto, l’olfatto e il suono. Il suo fascino risiede nel modo in cui la nostra mente viene plasmata da questa esperienza sensoriale. La tessitura in continuo movimento di immagini e punti di vista gli offre l’inaspettato: due aspetti naturali che si sovrappongono, ripiegandosi l’uno nell’altro come strati di roccia; le diapositive di un proiettore che si incastrano al loro posto per creare un momento di chiarezza creativa – la sua stessa linea visiva.
I momenti di esperienza sensoriale sono costantemente registrati da schizzi, fotografie, ma soprattutto dalla memoria, e poi ricostruiti nel suo studio. Mankin spiega: “Inizio con un’esplosione di segni, frammenti sensoriali che ho raccolto nel paesaggio”. Spesso il suo punto di partenza è un legame con una forma particolare, con una coincidenza di colori o con un sentimento travolgente che lo invade e che gli permette di riversarsi sulla tela. Il flusso iniziale, intuitivo, è seguito da un processo di affinamento ponderato. L’attenzione è rivolta all’equilibrio di colore, linea, tono, struttura e forma. L’artista si impegna a trovare un equilibrio all’interno della composizione, con un dialogo tra segni e passaggi di colore. Mankin procede quindi a un processo di aggiunta e sottrazione: la superficie viene costruita, graffiata, rimossa, raschiata e vengono aggiunti altri strati, il tutto punteggiato da segni, linee e scarabocchi simili a graffiti. La superficie si anima man mano che gli strati storici si lasciano attraversare.
Nell’arco di un giorno, un dipinto può cambiare completamente, perché si scoprono elementi o relazioni. Scorci sepolti di precedenti iterazioni riecheggiano le logge oscure e abbandonate sotto la terra; il volo impennato di un gabbiano in una giornata ventosa diventa un segno di pennello ampio; un groviglio di sottili linee di sgraffito suggerisce i rami di tamerici spazzati dal vento sul bordo di una scogliera. C’è sempre l’energia di fondo del mare: a volte una mitezza mattutina, altre una forza elementare impetuosa. Sono questi sensi o impressioni che sono insiti nel lavoro di Mankin, che attinge a questi momenti mentre lavora alle sue tele. Sta ricordando la pittura.
Nei dipinti di Mankin c’è un delicato equilibrio tra realismo e astrazione che spinge lo spettatore a cercare l’apparente all’interno dell’astratto, rendendo ancora più avvincente la natura del suo lavoro. È per questo motivo che l’English Heritage lo ha scelto per creare un dipinto per la copertina del manuale per i soci 2019/20, la guida a oltre 400 siti storici come Stonehenge e il Vallo di Adriano. Mankin è stato incaricato di creare la sua risposta all’iconico simbolo della Cornovaglia, il Castello di Tintagel, uno spettacolare promontorio situato sulla costa settentrionale della Cornovaglia, che attira 250.000 visitatori ogni anno. L’opera finale, intitolata “Passage”, è un dipinto che non solo incarna la sua esperienza di Tintagel, ma anche la sua capacità di comunicare sapientemente il senso del luogo.
I dipinti di Mankin possiedono un’integrità potente e avvincente, in cui il rapporto tra il luogo e particolari momenti nel tempo viene costantemente esplorato. Le parole non possono trasmettere le loro sottigliezze, devono essere viste “in carne e ossa”. Bisogna stare davanti ai suoi dipinti, assaggiare la salsedine, sentire l’odore delle ginestre selvatiche sul bordo della scogliera e percepire i venti ruggenti dell’Atlantico che spazzano i promontori di granito.
Sarah Brittain-Mansbridge
Direttore, Cornovaglia contemporanea
L’English Heritage ha prodotto un documentario sul lavoro di David Mankin in concomitanza con l’incarico di produrre l’immagine per il Manuale dei Membri 2019/20.
Potete vedere il documentario qui