“Quando ero bambina, io e mia sorella passavamo giornate intere a costruire case di carta e cartone, a volte villaggi, usando i coperchi del dentifricio per fare le lampadine, scampoli di stoffa per le tende, creando mondi interni.
Quella sensazione non mi ha mai abbandonato e ancora oggi lavoro con l’idea di creare qualcosa dal nulla. È affascinante, del tutto insulare e personale, ma parla di oggi e del tempo ed è una voce femminile. I primi disegni e scarabocchi sono rigidi, poi, dopo essermi rilassato abbastanza, cominciano a essere giocosi. Lavoro senza giudicare o editare e sembra che il risultato venga fuori. Trovo che il processo di preparazione, stesura del colore, taglio e disposizione delle forme sia assolutamente coinvolgente.
Il tempo che trascorro lavorando è un mondo completamente diverso, un tempo per riflettere e tracciare sogni, incubi, paure e ossessioni. Le immagini a volte si ripetono, interpretando ruoli diversi e lo stesso significato ancora e ancora – immagini dalle storie che raccolgo, dalla mia vita e da quella di altre persone, da film, dipinti, poesie e miti”.
Cornelia O’Donovan è nata nel 1981 e si è formata al Royal College of Art di Londra. I suoi dipinti, ispirati al folklore e alla poesia, sono stati esposti in numerose mostre e sono stati utilizzati anche per collezioni esclusive di ceramiche, tessuti e abbigliamento per Anthropologie, esposte in tutti i loro negozi nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
“Quando prende in mano un pennello, Cornelia si trova in un mondo diverso, stratificando i colori, tagliando e disponendo le forme per creare dipinti piatti, privi di prospettiva e realismo, che raccontano storie originarie delle isole britanniche. Siamo rimasti talmente colpiti dal suo lavoro da volerne un pezzetto per le nostre case. Siamo stati felici quando ci ha proposto una collezione di ceramiche che combina il suo amore per il colore, le forme e le eccentricità della vita con un oggetto di uso quotidiano”. Antropologia
I suoi dipinti sono presenti in collezioni private di tutto il mondo.